
Scheda
| Forma di Governo: | Monarchia Costituzionale Federale |
| Nome effettivo: | Regno dei Ruhen |
| Razze: | Nani 50%, Umani 20%, Halfling 15%, Mezzorchi 10%, Altri 5% |
| Capitale: | Bisendradt |
| Popolazione: | 3.600.000 ab. |
| Estensione: | 162.950 KM2 |
| Densità: | 22,1 ab./KM2 |
| Capo di Stato: | Orenog I |
| Capo di Governo: | Yanznik Fanbski |
| Fondata nel: | +177 |
| PIL: | 3.420.000.000 MO/Anno (19°/23) |
| PIL pro-capite: | 950 MO/Anno (17°/23) |
| Tasso di alfabetizzazione: | 45% |
Il termine “Ruhen”, in nanico antico, si può tradurre sia con “montanaro” sia con “persona del nord”: quale che fosse il significato inteso dagli antichi popoli nanici, non ci sarebbe potuta essere traduzione più corretta. Ruhenstadt è il paese, al pari di Vivingrad, più freddo e inospitale di Swirlenheim, un luogo in cui le popolazioni locali sono state costrette a scavare infiniti reticolati di tunnel fra le montagne per evitare di dover viaggiare fra i gelidi saliscendi dei Muro del Nord, la terribile catena montuosa con vette fino a 3.500 metri caratterizzate da un clima gelido e insopportabile per chi non sia abituato. Contrariamente alle cime, fredde e aspre, le città scavate all’interno delle montagne e i lunghissimi tunnel che li collegano, tendono ad avere un clima piuttosto mite grazie alla tecnologia nanica, capace di convogliare le calde acque delle fonti sotterranee nei muri delle case per garantire a tutti il riscaldamento. Questa caratteristica è anche dovuta alla filosofia dei Ruhen, secondo i quali tutti gli esseri viventi, anche i più abietti e malvagi, hanno sempre tre diritti: riscaldamento, cibo e un bagno caldo. Negare una di questi tre diritti a un Ruhen implica l’inevitabile disprezzo del resto della comunità.

Se il senso di comunità dei ruhen tende a essere forte a livello cittadino, lo stesso non si può dire dell’attaccamento alla nazione. Ruhenstadt è uno stato giovane e con un’origine controversa, che a molti non è mai andata giù. Girovagando per le città è facile trovare nostalgici dell’Impero di Dwarventrock, il potente impero nanico caduto nel +174 con la sconfitta nella II Guerra di Elvenhart. Il rafforzamento dell’immagine e del sentimento nazionale è una delle sfide che il Orenog I, sovrano del paese dalla scissione di Slipknot e con poteri pressoché assoluti, dovrà affrontare per rilanciare un paese lacerato da spaccature interne e da sempre teatro di una forte rivalità fra le diverse città. Il termine “Ruhen”, in nanico antico, si può tradurre sia con “montanaro” sia con “persona del nord”: quale che fosse il significato inteso dagli antichi popoli nanici, non ci sarebbe potuta essere traduzione più corretta. Ruhenstadt è il paese, al pari di Vivingrad, più freddo e inospitale di Swirlenheim, un luogo in cui le popolazioni locali sono state costrette a scavare infiniti reticolati di tunnel fra le montagne per evitare di dover viaggiare fra i gelidi saliscendi dei Muro del Nord, la terribile catena montuosa con vette fino a 3.500 metri caratterizzate da un clima gelido e insopportabile per chi non sia abituato. Contrariamente alle cime, fredde e aspre, le città scavate all’interno delle montagne e i lunghissimi tunnel che li collegano, tendono ad avere un clima piuttosto mite grazie alla tecnologia nanica, capace di convogliare le calde acque delle fonti sotterranee nei muri delle case per garantire a tutti il riscaldamento. Questa caratteristica è anche dovuta alla filosofia dei Ruhen, secondo i quali tutti gli esseri viventi, anche i più abietti e malvagi, hanno sempre tre diritti: riscaldamento, cibo e un bagno caldo. Negare una di questi tre diritti a un Ruhen implica l’inevitabile disprezzo del resto della comunità.
Se il senso di comunità dei ruhen tende a essere forte a livello cittadino, lo stesso non si può dire dell’attaccamento alla nazione. Ruhenstadt è uno stato giovane e con un’origine controversa, che a molti non è mai andata giù. Girovagando per le città è facile trovare nostalgici dell’Impero di Dwarventrock, il potente impero nanico caduto nel +174 con la sconfitta nella II Guerra di Elvenhart. Il rafforzamento dell’immagine e del sentimento nazionale è una delle sfide che il Orenog I, sovrano del paese dalla scissione di Slipknot e con poteri pressoché assoluti, dovrà affrontare per rilanciare un paese lacerato da spaccature interne e da sempre teatro di una forte rivalità fra le diverse città.
Storia
L’esistenza di Ruhenstadt come paese indipendente è dovuta principalmente all’esistenza del canale di Ripsiu. Quando nel +174 l’Impero di Dwarventrock fu pesantemente sconfitto nella II Guerra di Elvenhart da Nuova Goliath, si rese necessario fare in modo che a confinare con il Comune Autonomo di Ripsiu, il microstato semi-indipendente che controlla il canale, non fosse una nazione ricca e potente come Antica Goliath. Nonostante il paese fosse devastato da un conflitto che ne aveva prosciugato le risorse, fu subito chiaro a tutti che tale potenza aveva il potenziale per tornare agli antichi fasti nel giro di qualche anno. Con l’accordo di Biske nel +175 venne dunque creato un vero e proprio stato cuscinetto, Ruhenstadt: la scusa ufficiale fu quella di garantire l’indipendenza ai popoli delle montagne, ma era evidentemente una bugia dato che le pulsioni autonomiste dell’area erano sempre state tutto sommato moderate e che mai fu messa in discussione la fedeltà dei Ruhen all’impero.
Tuttavia, come sempre accade quando si disegna un confine su una mappa senza calcolare le istanze e le problematiche di chi vive in quei luoghi, nei monti del popolo ruhen non si formò un paese stabile, ma solo un assurdo conglomerato di città storicamente rivali retti da un governo federale e democratico marcatamente instabile. Se l’Impero di Dwarventrock era riuscito con la forza, il welfare e il carisma dei suoi imperatori a imporre la cosiddetta Bisòlknurlarem, la “Pace Nanica” tra le città dei Ruhen, questo pacifico equilibrio è morto assieme all’Impero, riaprendo quelle asperità che erano rimaste taciute per oltre due secoli. Il territorio che la Conferenza di Biske assegnò a Ruhenstadt comprendeva anche l’attuale Slipknot, ignorando del tutto il fatto che città come Dwarfenar e Urbes fossero roccaforti della Teocrazia di Ferro, il culto militare fedele al dio Woden e che dai tempi dell’Imperatore Stremmer di Dwarventrock aveva sempre supportato fedelmente l’Impero nanico.
La costituzione di Ruhenstadt fu scritta in fretta e furia, in modo generico e contradditorio, istituendo un sistema democratico estremamente debole, con moltissimi piccoli partiti che non riuscirono ad allearsi fra loro per formare governi duraturi. I seguaci di Woden, concentrati principalmente fra Dwarfenar e Urbes (nell’attuale Slipknot) cominciarono a protestare contro la condizione del paese, pressoché smilitarizzato per via della sua stessa costituzione, condizione che fu giudicata dai loro rappresentati del culto come “umiliante per la razza nanica” e “offensiva nei confronti di Woden”. Oltre a questo il processo democratico non permeò affatto nella società locale, non abituata ad avere istituzioni di questo tipo e che fatica a concepire concetti come il voto, i pesi e contrappesi e anche la semplice e banale “sconfitta elettorale”: d’altronde ancora oggi, nelle zone rurali si possono trovare diversi paesini in cui la maggioranza degli abitanti si dichiara fedele a Dwarventrock, noncuranti che l’impero non esista più ormai da 27 lunghi anni.

| Orenog il Falciatore |
Non essendo accomunate da un unico sentimento nazionale, le principali città cominciarono a far scoppiare delle faide, le quali culminavano spesso e volentieri in vere e proprie battaglie campali nei tunnel di collegamento sotterranei, che divennero persino più pericolosi delle gelide montagne di superficie. Il conflitto più grave scoppiò nel +179, quando due delle tre principali città della repubblica si dichiararono guerra per il controllo di un agglomerato di miniere a metà strada fra le due: Urgoth, l’allora capitale, e Bisendradt, che da sempre ha mal tollerato la superiorità militare di quest’ultima. La guerra scoppiò definitivamente quando il Governo, sito ad Urgoth, decise di opposi alla dichiarazione di Indipendenza di Bisendradt, guidata dal Generale dell’esercito (e veterano della II Guerra di Elvenhart) Orenog detto “il Falciatore”. Questi, appellandosi all’orgoglio nanico e nostalgico dell’Impero, sfruttò il suo carisma per trascinare l’intera contro la capitale, la quale era sostenuta dalle milizie della Repubblica. Sfruttando il caos, anche la Teocrazia di Ferro dichiarò guerra alla Repubblica, che si dovette difendere contemporaneamente su due fronti, finendo subito in inferiorità numerica su entrambi. A Sud, dopo un anno di scontri, i seguaci di Woden vinsero e crearono Slipknot, sfruttando anche la scarsa volontà di Antica Goliath di mobilitare l’esercito per mantenere l’ordine. A nord, invece, il conflitto proseguì ancora per poco meno di un anno, fin quando nel +181, grazie alla costruzione di un raffinato sistema di tunnel e ferrovie sotterranee, Orenog il Falciatore riuscì a sconfiggere l’esercito repubblicano e marciare su Urgoth. Dopo questi eventi, Bisendradt divenne la capitale e Orenog si fece nominare come unico Re di Ruhenstadt.
Orenog impiegò pochi mesi a lasciare il segno: per prima cosa stipulò un accordo di pace con Slipknot che coinvolgesse la Conferenza di Cirmaea: grazie a quest’accordo Slipknot venne tenuta lontano dal Canale di Ripsiu, mentre Slipknot avrebbe ottenuto l’indipendenza. La Conferenza vegliò su accordo e trattative, ripromettendosi di intervenire militarmente se Slipknot avesse mosso contro Ruhenstadt. Il secondo punto di Orenog fu sfruttare la stima e la gratitudine che le alte sfere di Antica Goliath provavano nei suoi confronti a causa suoi trascorsi militari, per stabilire una forte alleanza con quest’ultima, riuscendo dunque a stabilizzare la sua presa sulla terra dei ruhen sia a livello interno che internazionale.
Società
Parlare di una società Ruhen è già di per sé un errore, dato che i modi di fare e la struttura sociale può variare di città in città: se per esempio la capitale Bisendradt tende ad avere una sorta di struttura gerontocratica, nel quale viene attribuito potere “sociale” agli anziani, ad Urgoth è chi riesce a spiccare per forza fisica a farsi valere, riuscendo a scalare le gerarchie non con l’anzianità ma con il proprio valore in battaglia. Nell’estremo nord, nella gelida città mineraria di Metahurg, si dà grande importanza ai cosiddetti architetti, ovvero coloro che coordinano e pianificano la costruzione delle grandi infrastrutture nazionali: Pakka Klaussen, l’halfling che ha progettato la grande ferrovia che collega Metahurg con Steeltow, in città ha probabilmente più potere dello stesso Orenog in città, pur senza rivestire cariche politiche.
Per i Ruhen, come un po’ per tutti i nani, il denaro serve principalmente a due cose: permettere ai propri figli di crescere meglio e avere una casa più grande e calda. I nani non sono solitamente una razza avvezza al lusso e i Ruhen, in parte a ragione, si considerano i più antichi e “puri” dei nani, il che li rende propensi all’accumulazione e refrattari alle spese inutili: il mito del Ruhen taccagno, oggetto di barzellette in tutta Swirlenheim, deriva proprio da ciò. Questa presunta avarizia è da considerarsi un falso mito: se infatti è vero che essi spendono molto poco per chincagliera e decorazioni e che spesso chi può permettersi qualcosa di più vive spesso molto al di sotto delle proprie possibilità, d’altro canto nessun popolo si impegna nel supporto dei più deboli quanto i Ruhen: nonostante siano una nazione povera, è raro trovare persone affamate o senza una casa, dato che per cultura questo popolo crede moltissimo nella redistribuzione della ricchezza. Questo ha comportato l’istituzione di una tassazione piuttosto alta, che serve però a finanziare una serie di servizi garantiti gratuitamente dalle singole città o dallo stato, come la casa, il riscaldamento, la sanità, la scuola elementare e almeno un pasto caldo al giorno.
Magia
La magia dei Ruhen è estremamente antica e deriva dall’antichissima tradizione mineraria del paese. Chiamata spesso Geomanzia o “magia bruna”, la cultura magica dei Ruhen si basa sull’utilizzo di particolari pietre magiche comuni in tutta Swirlenheim, le Pietre Elementari. Queste rocce misteriose, nascoste in quasi tutte le miniere di Swirlenheim, nascondono al loro interno il potere degli otto elementi della tradizione nanica: ghiaccio (criolite), acqua (idrolite), fuoco (pirolite), fulmine (elettrolite), roccia (geolite), aria (eliolite), ferro (siderolite) e vita (zeolite). Gli antichi ruhen sfruttarono queste pietre per creare la Geomanzia, ovvero l’arcana arte di trarre energia da queste pietre per lanciare potenti incantesimi. Un geomante particolarmente esperto può arrivare fino a 4 o 5 elementi, mentre l’arcigeomante Oorogath, uomo di fiducia di Orenog e considerato uno dei più grandi geomanti di sempre, riesce a domarne ben 6. Nelle scuole elementari di Ruhenstadt, per volontà di Orenog e Oorogath, viene insegnata la geomanzia sin dalla tenera età, con l’entusiasmante risultato che praticamente qualsiasi bimbo del paese riesce a lanciare deboli incantesimi legati a un particolare elemento. Ciò ha causato diversi piccoli incidenti, ma le prospettive per lo sviluppo magico del paese ad oggi sono entusiasmanti.
Nomi e Lingua
I ruhen, prevedibilmente, parlando un dialetto piuttosto antico del nanico, che si contraddistingue per il rifiuto di ogni forma di contaminazione da lingue straniere e che non ha le influenze moderne e dal comune tipiche delle altre varianti del nanico, come per esempio quello parlato ad Antica Goliath. Il nanico non è sicuramente una lingua dolce, ma ciononostante le ballate gutturali molto apprezzate a causa del suono duro e ruvido della loro lingua, ricca di “r”, “k” e “gn”. Una particolarità del nanico Ruhen è l’accentazione: mentre tendenzialmente il nanico accenta la penultima sillaba della parola, la variante tende ad accentare la prima: per esempio Wurngaland (idrolite in nanico) viene letto con l’accento sulla prima “A” in nanico tradizionale, mentre sulla “U” in dialetto Ruhen.
I nomi maschili più comuni in Ruhenstadt sono Brulgottir, Thorkyl e Orenog per i nani e Arnee, Ødger e Thor fra gli umani. Per le donne, nomi nanici piuttosto comuni sono Angrboða, Emdurka e Thydda, mentre fra le umane vanno particolarmente per la maggiore nomi come Astrid, Freija e Karyna.
Di media i Ruhen hanno due cognomi: il primo e più importante viene ereditato dal padre, il secondo deriva dal clan da cui si proviene ed è preceduto da “Von”. Per esempio il nome intero di Re Orenog sarebbe Orenog Haughen Von Bizeen.
Moneta
Dopo la sua creazione, una secessione, una guerra civile, un’infinità di scontri cittadini e un colpo di stato militare, l’economia di Ruhenstadt non poteva certo essere brillante e la moneta locale, la Runa Ruhen (!RR) lo dimostra. Spesso chiamata per comodità Runhen, la valuta cominciò il suo percorso di svalutazione fin dal suo primo giorno in commercio, nel +180. In quell’anno Orenog stabilì che la nazione doveva avere una propria moneta e decise di smettere di usare la Runa Golithiana. Tuttavia passare da una valuta importante e rispettata a una appena nata non fu certo incoraggiante per gli investitori, con l’ovvia conseguenza di un calo drastico del valore di una moneta che, inizialmente, doveva valere un decimo della Runa Golithiana.
Dopo aver saggiamente vietato l’uso della Moneta d’oro, che probabilmente avrebbe dato il colpo di grazia al Ruhnen, Orenog decise di stabilizzare la situazione agganciando il valore della sua valuta a quello della sua progenitrice, stabilendo che il rapporto sarebbe sempre stato di circa 20 Ruhnen per 1 Runa Golithiana. Da allora la moneta locale regge con una certa facilità, cosa che ha permesso a Ruhenstadt di aprirsi al commercio internazionale entrando nell’accordo della Moneta d’Oro nel +187. Ad oggi una Moneta d’Oro vale circa 212,42 Rune Ruhen.
Costumi
Come detto diverse volte, trovare dei punti in comune nella tradizione dei ruhen è solitamente complesso, ma con un’attenta analisi qualche comunanza si può trovare. Come accennato in precedenza, i Ruhen hanno tre capisaldi.
Il primo è che ogni huma, anche il più abietto, deve avere il diritto ad un bagno caldo se lo richiede, in modo tale che possa rifocillarsi e che possa “pulire via il male dalla sua pelle”: questa pratica, chiamata purificazione, è un dovere dell’ospitante nei confronti dell’’ospitato ed è concesso a tutti, anche ai prigionieri, almeno due volte alla settimana. I Ruhen ritengono che condannare a morte un uomo sporco e infreddolito implichi che l’esecutore della pena sia più crudele del criminale, per cui è pratica comune che prima dell’impiccagione si pulisca adeguatamente il condannato e ci si assicuri che abbia anche la pancia piena. Rifiutare un bagno caldo a chiunque in presenza di un ruhen significa perdere per sempre la sua fiducia.
Il secondo regola implica l’esistenza della Garadrorn, una “eterna guerra” fra Huma e il loro più grande nemico, Fel, il gelo ancestrale che accompagna i gelidi picchi del Muro del Nord. Per vincere questa guerra, per la tradizione Ruhen, è necessario collaborare: per questa ragione rifiutarsi di ospitare una persona prossima all’ipotermia è un grave gesto, degno di ogni infamia.
Il terzo caposaldo è molto semplice e riguarda il nutrire gli affamati. Ciò non deve avvenire a livello di singola persona, che potrebbe non avere risorse per aiutare il prossimo, ma a livello di comunità, che deve sempre assicurarsi che anche i più poveri abbiano un minimo del cibo e della birra necessari a sopravvivere.
Per i Ruhen la birra ha un valore quasi sacrale: i nani sono tendenzialmente ottimi bevitori e produttori di birra, in particolare di birre scure e doppio malto: offrire a un Ruhen da bere è sempre e comunque un ottimo modo per approcciarsi.
Arte
I Ruhen non sono un popolo noto per la loro gigantesca produzione artistica, ma questo non implica che non ne abbiano. Se sicuramente non sono noti né per la letteratura né per la pittura, i Ruhen hanno una tradizione di canti popolari non indifferenti che si contraddistinguono per i toni gutturali, le percussioni frenetiche e l’accompagnamento con strumenti a corda tenuti su tonalità particolarmente basse. Per accompagnare il ritmo sia usa il Burkangtor, una sorta di chitarra dal suono cupo tipica delle popolazioni naniche e che fu inventata proprio a Urgoth.
Religione
Poche religioni possono vantare un predominio su una nazione religiosamente libera come il culto di Torag a Ruhenstadt. La pressoché totalità dei nani e almeno un terzo di tutti gli altri è fedelissima al dio dei nani, che con il suo senso di cameratismo e la sua morale fondata su un rigido rispetto delle regole ben si confà a un popolo attaccato alla tradizione come i Ruhen. A rinforzare questo approccio alla fede del dio nano c’è anche un elemento non trascurabile: Bisendradt ospita sia la Ascûdgungrimst, l’imponente Cattedrale di Ferro che funge da sede centrale del culto di Thoringrot, sia una sede distaccata dell’Accademia dei Paladini specializzata in asce e martelli. Secondo il mito, il grande martello esposto nell’Ascûdgungrimst dovrebbe essere appartenuto allo stesso Thoringrot: che sia vero o meno, ogni anno centinaia di visitatori vanno in pellegrinaggio a Bisendradt per poter vedere dal vivo il martello.
Specie fra gli umani e i mezz’orchi è molto comune anche il culto del Dio della Protezione e della Forza Borg, mentre nell’estremo nord è possibile trovare anche strane sette dedite a qualche dio della glaciazione o che venera la cosiddetta Caccia Selvaggia.
Governo e Politica
Il governo di Orenog ha portato sicuramente pace e crescita economica al popolo ruhen, ma questo non è avvenuto con le armi della buona volontà e della pace. La pace di Orenog è stata una pace militare, imposta con il ferro e con la violenza, costruita su una milizia fedelissima al re e capace di un’opera di spionaggio interno senza eguali nel paese. Questa milizia, la temutissima Kornavitoth (“Martello della legge” in nanico), ha il compito di infiltrarsi con l’astuzia nelle cellule separatiste ancora vive nelle varie città del paese e distruggerle dall’interno, attraverso esecuzioni sommarie, rapimenti e torture. Non vi sono prove al riguardo, ma si dice che in una delle montagne nei pressi del tunnel sotterraneo che collega Steeltow a Bisendradt vi sia una sorta di prigione segreta dove vengono torturati e “rieducati”, per così dire, i numerosi prigionieri politici del paese: questa fantomatica prigione/campo di concentramento viene chiamata dalla popolazione Hjuulna, “fine” in nanico . La diffusione dei giornali non autorizzati dal governo è punita con 20 anni di carcere, ma poiché spesso chi diffonde giornali anti-governativi non si limita a questo tipo di attività, è più spesso punita con la “sparizione” dei prigionieri catturati.
Orenog è l’indiscusso leader e padre padrone della catena di comando: non si muove uno stelo d’erba senza che esso non venga informato dalla Guardia Reale o dai succitati Kornavitoth. Sotto di lui, oltre a suo figlio ononimo e la sua fidatissima moglie Glurka Helmut von Katzka, c’è un apparato di governo con l’esplicito compito di attuare le idee che Orenog propone. L’unica persona in grado di opporsi esplicitamente e duramente al re è proprio la Regina Glurka, la quale ha più volte moderato o inasprito, a seconda dei casi, le decisioni di sua maestà. Se Orenog tende a essere completamente autonomo e autoritario nel prendere decisioni, Glurka ha la fama di ascoltare spesso e volentieri i consigli del Governo, tanto che spesso svolge l’incarico di intermediario fra le parti.
L’esercito di Ruhenstadt è estremamente debole per via delle limitazioni imposte dalla Conferenza di Cirmaea. Orenog ha più volte protestato reclamando il diritto all’autodifesa, ma è opinione diffusa che, a causa della sua unità di intenti con la Conferenza e Antica Goliath, Orenog sia in realtà piuttosto contento della cosa: non avere un esercito è un gran risparmio, risparmio che gli permette di mantenere sia la crescita economia sia le spese per il mantenimento dell’apparato di controllo del territorio.
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