
Scheda
| Forma di Governo: | Monarchia Costituzionale (Autoritarismo) |
| Nome effettivo: | Regno Umano di Johnstone |
| Razze: | Umano 98%, Altro 2% |
| Capitale: | Goethia |
| Popolazione: | 6.750.000 ab. |
| Estensione: | 92.750 KM2 |
| Densità: | 72,9 ab./KM2 |
| Capo di Stato: | William Oreyre |
| Fondata nel: | +147 |
| PIL: | 4.387.500.000 MO (18°/23) |
| PIL pro-capite: | 650 MO/Anno (22°/23) |
| Tasso di alfabetizzazione: | 25% |
Nel nordovest di Cirmaea, circondata da stati rivali come Johnstone e Wirkham a sud e a ovest e dal Comune Autonomo di Ripsiu a est si trova un paese dalla storia tribolata, affetto da un militarismo spinto e votata fin dalla sua nascita a una politica di predominio razziale da parte degli umani. Johnstone Nord è un paese nato da una scissione con Johnstone, o Johnstone Sud come la chiamano loro, che si rifà a un forte etnonazionalismo escludente e a un culto a tratti fanatico della guerra. Il miglior alleato di questo paese è infatti Slipknot, la teocrazia dedita al dio della guerra Woden: il fatto che questa nazione sia a larghissima maggioranza nanica non ha però impedito a Johnstone Nord di discriminare anche questa razza.
Geograficamente parlando il regno è tagliato a metà dal versante orientale della Corona di Cirmaea, pressoché disabitata, che spezza in due un territorio per il resto pianeggiante. Sulle coste e nell’entroterra si sviluppano centinaia di città medio piccole, caratterizzate da un’estetica tipica e inconfondibile: le strade sono in selciato e sabbia, costruite a misura di carrozza, mentre centinaia di palazzi a uno o due piani costeggiano il decumano centrale seguendo sempre circa lo stesso schema: il saloon, la banca, la casa del piacere, la prigione con la sede dello Sceriffo e qualche casa abitata per lo più dalla popolazione più benestante. Sul reticolato di vicoli stretti e angusti che si propagano dal decumano centrale cominciano a comparire case più piccole e instabili, a volte delle vere e proprie baracche tenute in piedi più dalla fortuna che dagli assi di legno. Allontanandosi dal decumano cominciano a comparire le tenute, dove possidenti terrieri mettono al lavoro schiavi e non immense coltivazioni sempre accuratamente collegate alla città attraverso le stradine che tagliano le sconfinate praterie nordjohnstoniane. Se le città vengono gestite col pugno di ferro dallo sceriffo, un delegato del Ministero di Pubblica Sicurezza di Johnstone Nord con poteri quantomeno arbitrari di gestione della giustizia, allontanandosi da esse e avanzando nelle dette praterie si può incontrare il vero e proprio caos. Banditi, predoni, assassini prezzolati e ricercati di ogni specie scorrazzano selvaggiamente sui loro cavalli, rendendo molto pericoloso uscire dai percorsi regolari o, persino, avanzare lungo i percorsi prestabili.

Uno fra i più spettacolari di questi efferati crimini è il cosiddetto “assalto al treno”, con la quale un gruppo nutrito di malviventi ben organizzato insegue i lenti treni merci locali e li assalta con archi e asce, non disdegnando l’utilizzo di qualche pistola se si tratta di criminali particolarmente competenti. Ancor più che la legge, spesso inefficace contro questi gruppi organizzati, a fermare i malviventi sono spesso le asperità presentate dalla natura, con creature come i temibili guforsi, le temutissime Shadow Panther del piano delle ombre e le misteriose creature delle pianure, infastiditi dal caos e per loro natura portati a una certa territorialità.
Storia
L’indipendenza del paese è davvero molto recente, essendo avvenuta solamente nel +147, ma questo non ha impedito al paese di vivere un’esistenza complessa culminata nell’alleanza con Dwarventrock in occasione della II Guerra di Elvenhart.
Il cammino per il distacco da Johnstone, tuttavia, non è avvenuto per ragioni etniche o identitarie ma per questioni meramente politiche, derivate dalla Proclamazione dell’Hyrulen di Adrian IV. A scatenare il conflitto fu proprio l’opposizione del popolare leader locale, Lo sceriffo plenipotenziario Beremoth Oreyre. Egli non si era mai risparmiato in critiche nei confronti del re, spesso anche piuttosto pesanti, ma questi per quanto ne fosse a conoscenza decise di non sollevarlo dall’incarico in nome della sua filosofia anti-censoria. Quando venne proclamata la Grande Riforma di Johnstone, col bando alle posizioni razziste e l’instaurazione di gravissime pene per i membri dell’esercito e dell’amministrazione che si contraddistinguevano per forme di discriminazione, Oreyre si sentì colpito direttamente: non era mistero che le sue esternazioni e decisioni lo avrebbero portato al carcere. Lo sceriffo radunò a sé un folto nugolo di signorotti locali e proprietari terrieri, che si fecero firmatari di un documento che chiedeva al re di abrogare la legge. Di fronte al netto (e scontato) rifiuto regio, gli stessi spedirono un ultimatum: se il re non avesse permesso a tutte le aree a nord di Brusian di poter gestire la questione razziale a proprio piacimento, essi si sarebbero dichiarati indipendenti. Ancora una volta il re rifiutò, rilanciando a sua volta con un contro-ultimatum: se tutti i firmatari dell’iniziale richiesta non fossero giunti nella capitale Waynland disarmati e pronti a chinarsi di fronte al re nel giro di due settimane, sarebbero stati considerati come dei traditori e i loro territori sarebbero stati coattamente ripresi dalle milizie regie.
Irritato e all’apice della propria popolarità, Oreyre scrisse un breve documento nel quale dichiarava l’indipendenza di tutte le terre a nord di Brusian, dando vita al regno di Johnstone Nord, di cui si proclamò unico e solo re. Tutti gli iniziali firmatari della lettera a Adrian IV parteciparono alla stesura di questo documento all’infuori di uno: quella di Olson Sepper, detto “il Diplomatico”. Sepper era un ricco proprietario terriero di Goethia che, attraverso corruzione e legami importanti, aveva assunto la carica di sceriffo plenipotenziario di Brusian, che trasformò in una sorta di feudo personale. Essendo questi il territorio più a sud da quelli reclamati da Beremoth Oreyre, esso sarebbe finito inevitabilmente con l’essere il principale campo di battaglia, ragion per cui decide di accettare il contro-ultimatum imperiale e presentarsi nella capitale al cospetto del re, senza tuttavia fare alcun proclamo. Anzi, per mantenere la faccia mandò il proprio figlio, Olson Sepper Jr., come ambasciatore al cospetto di Beremoth, giustificando la propria assenza con la naturale difficoltà nello spostarsi dovuta alla sua età avanzata. Sepper era a conoscenza del fatto che, in uno scontro normale, Johnstone Nord(essendo da sempre il cuore militare della nazione) avrebbe avuto vita facile contro il resto della nazione: la sua vicinanza al conteso Canale di Ripsiu aveva portato Johnstone a corazzare maggiormente quell’area che non il sud, dove il confine con Cotton Can lasciava i johnstoniani piuttosto tranquilli. Per questo, una volta al cospetto di Adrian IV, gli chiese come intendesse ottenere la vittoria. Il re, che da poco aveva firmato l’ingresso nella Conferenza di Cirmaea, disse che avrebbe permesso agli eserciti alleati di entrare nel suo territorio, dimostrando nei loro confronti una fiducia che in molti confusero, forse anche legittimamente, con ingenuità.

Beremoth era convinto che l’alleanza non avrebbe retto a quella pressoché immediata sollecitazione e che ci fossero due possibili strade: la prima prevedeva che re Adrian IV chiedesse aiuto agli alleati ma che questi, non avendo sostanzialmente alcun vantaggio nell’intervenire se non rispettare quello che lui considerava un mero pezzo di carta, avrebbero preferito rimanere neutrali con la scusa del “non intervenire per questioni interne”; la seconda possibilità era che il re stesso, non fidandosi a fondo dei suoi stessi alleati, non avrebbe permesso ai loro eserciti di attraversare il territorio di Johnstone armati. Su indicazione del padre Sepper Jr. rassicurò Beremoth sulla fedeltà di Brusian e firmò la dichiarazione di indipendenza. Era un inganno in piena regola: il rampollo degli Oreyre era senza dubbio uno grandissimo guerriero e condottiero, ma non era mai stato avvezzo alla burocrazia o alle complesse regole del gioco diplomatico. Egli non si avvide del fatto che, all’atto pratico, quella firma era priva di alcun valore legale: difatti Sepper Jr. non era possidente di alcuna autorità politica effettiva, non essendo altro che il figlio di uno sceriffo. Ciò garantì assoluta flessibilità alla famiglia Sepper: se avesse deciso di schierarsi con Beremoth, quel documento sarebbe stato considerato valido e nessuno sarebbe mai venuto a conoscenza della sua irregolarità; se invece fosse rimasto fedele al re, avrebbe fatto notare come quel contratto non fosse che un foglio di carta privo di valore, utile anzi a fare il doppio gioco a favore di Johnstone.
Giunti a pochi giorni dallo scadere dell’ultimatum, Sepper aveva ormai mosso tutte le sue corde. Tutte e tre le altre nazioni della Conferenza di Cirmaea avrebbero mandato un contingente in supporto di Johnstone, cosa che ribaltava totalmente la situazione e che rendeva quest’ultima ampliamente favorita in un eventuale conflitto. Con un’ultima mossa, Sepper rese sapientemente Brusian un autentico ventre molle dal quale gli eserciti di Johnstone e della Conferenza di Cirmaea poterono penetrare con facilità all’interno del territorio di Johnstone Nord, il cui esercito era concentrato maggiormente lungo la costa: essi puntavano a far chiudere i porti meridionali di Johnstone per poi porsi in condizione di avviare trattative diplomatiche favorevoli all’indipendenza.
Nel giro di un paio di mesi le truppe di Johnstone giunsero nei pressi di Goethia, capitale del neonato stato, obbligando lo sconfitto Beremoth a trattare. Nonostante l’umiliante sconfitta, Johnstone Nord vide riconosciuta la propria indipendenza per tre semplici ragioni:
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Conquistare una città militarizzata come Goethia avrebbe richiesto un tributo di sangue ed economico non indifferente
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Per risolvere la piaga del suprematismo umano nel nord sarebbe stato necessario uno sforzo politico non indifferente, con l’utilizzo di regole autoritarie che contrastavano con l’idea di Adrian IV
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Era la zona più povera del paese, e le basi militari si sarebbero potute ricostruire altrove
L’indipendenza di Johnstone Nord non fu di certo gratuito: per trent’anni la monarchia degli Oreyre dovette versare un gravoso tributo nelle casse di Johnstone, il che non ha fatto altro che affossare l’economia già stagnante del paese, rimasto ancorato a una tradizione agricola decisamente poco fruttuosa.
Società
Quella di Johnstone Nord è una società allo stesso tempo opposta e simile a quella di Johnstone. La più grande differenza, ovviamente, gira attorno al tema razziale: i johnstoniani del nord hanno sempre avuto la tendenza a far valere la schiacciante maggioranza numerica degli umani nei confronti delle altre razze, portando a fenomeni di isolamento sociale e politico che hanno portato queste stesse minoranze discriminate a doversi arrangiare per sopravvivere, migrando o dedicandosi alla malavita.
Fin dalla nascita i johnstoniani crescono seguendo i valori rappresentati nella loro bandiera: il Coraggio, da intendersi come propensione a rischiare la propria salute per il bene superiore della propria patria o della propria famiglia; l’Orgoglio, perché un nordjohnstoniano non deve scendere a patti con la propria morale e deve perseguirla a costo della vita; la Stirpe, da intendersi sia come stirpe “nordjohnstoniana”, e quindi come attaccamento alla patria, sia come attaccamento all’unica razza che essi ritengono essere quella eletta: gli umani.
Questa retorica razzista e suprematista ha avuto un severo impatto nella società e istruzione locale: difatti in Johnstone Nord “La Grande Storia di Swirlenheim e Neàhm” di Parakniuk Zukunft e tutti quei libri che sposano la teoria della Grande Invasione sono censurati e bollati come propagatori di una strumentalizzazione della storia. La “storia ufficiale” del regno racconta come tutte le razze non siano che storpiature dell’essere umano che si è adattato e reso impuro per sopravvivere in ambienti diversi da Cirmaea, considerata l’origine degli huma in Swirlenheim: per questo motivo è tollerabile che esistano altre razze fuori dal continente cirmaniano ma è una “vergogna”, dal loro punto di vista, che gli venga concesso di vivere nella terra ancestrale rappresentata dal continente occidentale.
Magia
Come si può immaginare in uno stato tanto abituato e devoto al militarismo, lo studio della magia è votato quasi esclusivamente alla magia bellica. I temutissimi Maghi-Guerrieri e Sacerdoti-Guerrieri johnstoniani sono sempre stati il vero punto di forza della fanteria di Johnstone prima e di Johnstone Nord poi. Queste due categorie di incantatori hanno studiato l’arte di combinare la magia con le armi, in modo da ottenere il massimo da entrambe e divenire soldati dalla potenza spaventosa: tuttavia, con la parziale esclusione dei medici, sono le uniche persone nella nazione autorizzate a studiare la magia.
I sacerdoti-guerrieri hanno appresso la loro arte studiando gli antichi testi sacri del dio Woden o, secondariamente, del dio Niggurath: entrando in comunione con la loro divinità questi combattenti riescono a trovare la forza di lanciare devastanti incantesimi, di curare le loro ferite o di potenziare sé stessi. Non è chiaro da cosa derivi questa forza: un qualsiasi religioso dirà che è l’intercessione divina a donare la forza ai sacerdoti-guerrieri, mentre la maggior parte degli atei ritiene che questa forza sia alimentata dalla forza di volontà che la fede dona a chi crede nelle divinità.
Lingua e Nomi
A causa del feroce nazionalismo che contraddistingue la nazione, in tutta la nazione è vietato utilizzare qualsiasi lingua che non sia il cirmaniano: essa è difatti una delle pochissime nazioni al mondo a non usare la lingua comune.
Sono ovviamente previste delle eccezioni: membri del partito di Governo, i pochi commercianti che esportano beni nazionali, i ricchi imprenditori in generale e chiunque ottenga una licenza governativa è autorizzato a studiare la lingua comune per quanto, per legge, è costretto a usare la lingua cirmaniana quando si ha la ragionevole certezza che il proprio interlocutore conosca la lingua. Il culto per la lingua locale ha portato le biblioteche di Johnstone Nord a essere sorprendentemente ricche di testi letterari provenienti da tutto il continente, senza che la censura che normalmente copre tutta la stampa nazionale riesca ad avere un peso troppo preponderante. L’interesse nella conservazione e nel mantenimento della lingua ha rallentato l’ineluttabile mutamento della stessa, che non si è imbastardita coi termini presi dal comune e dall’elfico, aspramente abiurati dai linguisti nazionali e dal governo. La persecuzione di questo ideale ha portato il cirmaniano locale a rimanere particolarmente antiquato, al punto da diventare quasi una lingua a sé stante: per chi conosce il cirmaniano, riconoscere un nordjohnstoniano è un gioco da ragazzi.
I nomi più comuni nella nazione sono i classici nomi cirmaniani di una volta, come William, Richard, Walter e John per gli uomini e Alice, Matilda, Margaret e Mary per le donne. Come in buona parte delle nazioni di Swirlenheim, i figli ereditano il cognome del padre ma, differentemente da quasi tutto il resto delle nazioni, i nordjohnstoniani utilizzano il secondo nome anche per persone che non appartengono alle razze ibride.
Moneta
Dire che la condizione economica nordjohnstoniana sia drammatica sarebbe un eufemismo: le riparazioni pagate a Johnstone, le spese militari elevatissime e la mancanza di esportazioni hanno portato il paese a un lento e inesorabile declino economico per tutta l’era di Beremoth Oreyre. L’unica risposta di cui il primo re di Johnstone Nord fu capace fu quella più comunemente usati in questi casi: stampare moneta. Nei suoi 28 anni di regno, il Beher (-B-) è passato da valere circa 0,2 Monete d’oro a valere circa 0,0005 Monete d’oro, divenendo una moneta talmente poco desiderata che nel paese si diffuse il ritorno al baratto. Nonostante lo stesso William Oreyre, succeduto a suo padre nel +175 e ancora saldamente sul trono, abbia elogiato l’utilizzo del baratto definendola una pratica onorevole per sfuggire allo strapotere delle “perfide” banche naniche e halfling, dal momento della sua ascesa le cose sono cambiate. Re William ha dato vita a una dura politica di tagli alla spesa per arrestare la svalutazione del Beher, il cui valore venne poi nominalmente innalzato togliendo uno zero: ovviamente questo non cambiò il vero valore della moneta, ma per la propaganda fu più che sufficiente. Attualmente il Beher vale circa un millesimo di Moneta d’Oro (per l’esattezza 1 MO = 932,09 -B-), ma questo valore è abbastanza stabile da quasi otto anni.
Costumi
I nordjohnstoniani sono da sempre legati alle “vecchie tradizioni” e sono soliti guardare al “nuovo” con estremo sospetto. Questo ha comportato che, nonostante ci siano stati immensi cambiamenti negli ultimi cinquant’anni, le tradizione siano rimaste all’incirca le stesse di sempre. La maggior parte delle feste è legata alle tradizioni contadine: l’ultimo giorno di Semina, il Primo Giorno dei mesi della Terra e il giorno di luna piena del Mese della Gloria sono le maggiori feste tradizionale, tutte quante legate al ciclo naturale della coltivazione.
La natura fortemente conservatrice di questa popolazione si può denotare anche dagli atteggiamenti dei singoli cittadini: laddove la civiltà di Johnstone è estremamente paritaria, senza che sia prevista alcuna forma di rispetto particolare da tributare a persone di classe sociale più alta, a Johnstone Nord la società è da considerarsi puramente verticistica e gerarchizzata. Prima di parlare con qualcuno di classe sociale maggiore è buona creanza alzare la mano, mentre interrompere è considerata una mancanza di rispetto degna di una punizione. Queste regole, ovviamente, non valgono al contrario: quando un superiore apre bocca, chi sta parlando deve immediatamente tacere fintantoché non viene autorizzato esplicitamente a parlare dal superiore. Tenere questo atteggiamento per i nordjohnstoniani è anche un modo per imporsi sul prossimo, un modo implicito per far capire all’interlocutore la propria inferiorità: inutile dire come finisca spesso con lo scatenare risse.
Gli inferiori di grado sociale non devono solo rispettare queste regole nel parlato, ma devono seguire diverse regole simili: non possono camminare davanti al superiore se non autorizzati, non possono bere o mangiare finché il superiore non ha iniziato, non possono alzarsi da tavola finché questi non si è alzato e così via.
Religione
Johnstone Nord ha politiche estremamente dure in materie di fede, al punto che ci sono più culti banditi che tollerati: in particolare, sono banditi Laky (in quanto mezz’orco), Torag (nano), Lurendòl (elfo), Vinuccikam (essendo severamente vietata la necromanzia), Horatius (perché antepone il guadagno alla patria) e Makara (poiché divinità pacifista). Gli altri culti sono sostanzialmente tollerati, ma l’unico esplicitamente supportato dallo stato è quello dell’Esorcista, il Dio della forza e dell’omicidio. Questa fede che imperversa nella maggioranza della popolazione ha portato, negli ultimi anni, a stringere un’alleanza con la Teocrazia dedicata al dio, ovvero la piccola ma bellicosa Slipknot.
I templi nordjohnstoniani non spiccano per bellezza: sono solitamente chiesette in pietra o roccia, arredate spartanamente e dentro la quale un sacerdote-guerriero officia le funzioni e usa le sue armi per imporre la giustizia di dio. Artisticamente parlando sono i templi di Niggurath, scavati nelle montagne e semi nascosti, spesso dipinti con inquietanti dipinti del “Dio che porterà l’Apocalisse” e illuminati con inquietanti luci verdi. Il culto di Niggurath è esploso solo negli ultimi anni a Johnstone Nord e, dopo un’iniziale scetticismo, ha cominciato a essere ben accolto dalla popolazione grazie ai suoi ideali di dominazione dei forti sui dei deboli e il fascino sepolcrale offerto da un culto di natura apocalittica.
Governo e Forze Armate
Johnstone Nord viene artificiosamente detta “monarchia costituzionale”, ma non è altro che una classica dittatura militare retta da un re che riveste anche la carica di massimo generale dell’esercito. William Oreyre ha ereditato il regno da suo padre senza tuttavia rivoluzionarne la natura: all’infuori di una leggera apertura al commercio internazionale e un minor interventismo in economia, non si può dire ci siano state grandi differenze fra i due regni. Il re riveste due cariche principali: leader massimo dell’esercito e capo dell’amministrazione civile. Come capo dell’esercito egli ha il compito di suddividere lo stesso in due principali unità: la temutissima Internal Johnstonian Security Society (IJSS) cui vengono assegnati i soldati più giovani e più anziani, che ha lo scopo di difendere l’ordine interno alla nazione e l’esercito tradizionale. L’IJSS è particolarmente temuta in patria per la sua capacità di infiltrarsi nei ranghi dei movimenti di opposizione senza farsi notare: grazie a questa loro capacità ad oggi non esistono forti movimenti organizzati antigovernativi, con la parziale eccezione del Movimento Anarchico Cirmaniano (MAC) che grazie alla sua natura, appunto, anarchica e la mancanza di gerarchia riesce a sopravvivere alla repressione governativa.
L’esercito tradizionale, invece, gode di un eccelso reparto di élite ma soffre di una sostanzialmente mediocrità delle unità semplici, soggette a leva obbligatoria, equipaggiate di armi consunte e addestrate spesso alla bene e meglio da addestratori il cui unico obbiettivo è sfogare la loro rabbia repressa.
Dal punto di vista civile, il Re guida un Consiglio dei Ministri nominati da egli stesso e confermati dal Parlamento, il quale ha funzioni di ratifica e consiglio nei confronti del Re e dei suoi ministri, che detengono un ampissimo potere discrezionale. Il parlamento non è eletto democraticamente: alle elezioni votano solo coloro che hanno servito nell’esercito ed esse prevedono l’esistenza di soli tre partiti: i Realisti, il partito degli Oreyre, i Patrioti, il partito dell’esercito, e la Confederazione Agricola Patriottica, partito contadino. Nonostante qualche piccola differenza, tutti e tre i partiti sono controllati dall’unico e solo leader della nazione: Re William di casa Oreyre.
Il Consiglio Patriottico
| Partito | Seggi |
| Beheremothisti | 58 |
| Patrioti e Militari NordJohnstoniani | 40 |
| Confederazione Agricola Patriottica | 13 |
Stemma
